2003 – ACONCAGUA 6962 m. Argentina

2003 – ACONCAGUA 6962 m. Argentina

DAL DIARIO DI WALTER:

gennaio 2003
E’ passato qualche anno dall’ultima spedizione e nella mia vita sono cambiate alcune cose. Il mio più caro amico Erwin non c’è più e l’entusiasmo non è più lo stesso. Questa volta siamo solo in due, io e Giovanni Macaluso. “

DAL LIBRO ” E’ LA MONTAGNA CHE CHIAMA”

Dopo il Nordamerica, nel 2003 mi venne voglia di fare qualcosa in America Latina, che per un Trentino è una specie di seconda Patria, ci sono dei miei conterranei che in Patagonia hanno scritto una pagina dell’alpinismo. Io però non volevo andare da quelle parti, scelsi allora la montagna più alta del continente Americano, l’Aconcagua. L’idea era di scalarlo non per la via normale ma di andare su da Plaza Argentina verso La Diretta dei Polacchi, superando lo scivolo di neve di 1000 m. In linea di massima si tratta di un trekking abbastanza facile con i muli che trasportano il grosso del materiale, poi hai davanti due campi intermedi prima di arrivare ai 6962 m. della cima. Quando fummo a circa 5200 m., il meteo cambiò e depositò su quello scivolo 60 cm. di neve fresca, bloccandoci la via di salita. Fummo costretti a fare il grande traverso chiamato “Falso dei Polacchi”e a ricongiungerci con la via normale a 5800 m. per poi proseguire per la vetta. In questa occasione ho imparato che quando si organizzano spedizioni un pò lunghe non è possibile programmare con precisione quanto tempo occorrerà. Bisogna sempre prevedere un margine più ampio, altrimenti dovrai poi fare scelte difficili o rinunciare a qualcosa oppure finirai per strafare che è molto peggio. Sull’ Aconcagua ci toccò optare per una variante perchè il tempo ristretto non ci permetteva di aspettare che la parete scaricasse. W.N.

Sul cippo sommitale lascia una foto di Erwin, la vetta è per lui.

Via “ FALSO DEI POLACCHI “

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