09 NOVEMBRE 2010

09 NOVEMBRE 2010

Cari amici,
Quando un uomo muore, vien da pensare che tutto sia finito e che la sua strada sia giunta al termine. Ma ci sbagliamo.

Le persone come Walter durante la loro esistenza, non hanno fatto solo grandi imprese alpinistiche, ma inconsapevolmente sono riuscite a lasciare un piccolo seme d’amore nel cuore delle molte persone che hanno incontrato lungo il loro cammino.
Walter non c’è più fisicamente, ma ogni tanto uno di quei piccoli semi comincia a crescere e a produrre frutti. L’ho capito da tutto l’affetto che io e i nostri bambini abbiamo ricevuto dopo la sua scomparsa.
Tanti amici davvero ed ognuno di loro ha cercato di darci una mano.

C’è chi ci è stato vicino fisicamente, chi mi aiuta a sbrigare l’intricato iter burocratico, chi ha voluto dimostrare la sua vicinanza aprendo un conto di solidarietà e chi ci ha versato del denaro.

Come già sapete è stata una cosa difficile per me da accettare, conoscendo poi il carattere di Walter che pur apprezzando il gesto non avrebbe mai acconsentito perché diceva sempre che in qualche modo ce l’avremmo fatta comunque ed inoltre abbiamo anche dei parenti meravigliosi. Così quando sono stata contattata da Enrico, un amico di Walter, e mi ha spiegato l’idea che aveva da tempo “Gnaro” (Silvio Mondinelli) per aiutare i figli orfani degli alpinisti, non ho accettato subito perché dentro di me mi sembrava di esagerare e di approfittare troppo del buon cuore della gente.

Gnaro è una brava persona, ha un cuore grande ed è sempre impegnato ad aiutare gli altri.
Enrico è uno che quando si mette in testa una cosa non molla più. Così dopo tante email e telefonate e sms mi ha convinto ad aderire a questo progetto vedi www.himu.eu.

Ho accettato di fare da “testimonial” perché ci sono e ci saranno mamme e bambini che vivono in realtà diverse dalla nostra, rimasti anche loro senza compagno e papà, alpinista di profesione o per passione, magari sconosciuto a molti, ai media o ai siti specializzati.

Se riusciamo a far partire questo progetto per noi, attraverso Walter, daremo la possibilità anche ad altri bambini di costruirsi un futuro migliore da quello che la vita ha riservato loro. In questo periodo devo prendere molte decisioni e non è sempre facile a volte temo di sbagliare ma credo che in questo caso sarebbe stato un atto di egoismo non accettare.

Walter dedicava molto tempo ai giovani perché diceva che rappresentano il futuro e che noi con i nostri insegnamenti vivremo per sempre attraverso di loro. Amava molto i suoi figli ma adorava tutti i bambini e quando era con loro o parlava di loro, il suo viso si illuminava sempre di gioia.

Manuela, Patrik ed Erik.

09 novembre 2010
09 novembre 2010
09 novembre 2010

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